I DISTURBI DELLA VISIONE


VIZI DI RIFRAZIONE


Per vedere bene, sia da lontano che da vicino, il nostro occhio deve essere in grado di mettere a fuoco sulla retina i raggi luminosi che provengono dal mondo esterno. L’occhio che vede correttamente si dice “emmetrope”. Quando invece la messa a fuoco delle immagini non avviene correttamente siamo in presenza di un vizio di refrazione o ametropia.

I principali vizi di refrazione sono:
    * Miopia
    * Astigmatismo
    * Ipermetropia
    * Presbiopia

MIOPIA

Miopia

CHE COS'E' LA MIOPIA?

La miopia è un vizio di refrazione a causa del quale i raggi luminosi vengono messi a fuoco davanti alla retina. La visione risulta pertanto sfocata a distanza e più nitida da vicino.
“Miopia” deriva da una parola greca che significa "occhio socchiuso", in quanto il soggetto miope tende a strizzare gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco le immagini sulla retina.

La miopia, come tutte le ametropie, si misura in diottrie: la maggior parte delle persone, generalmente, per la correzione ricorre alle lenti, grazie alle quali le immagini arrivano a fuoco sulla retina.
Infatti, immaginiamo che la retina sia lo schermo sul quale arriva l'immagine proveniente da un proiettore. Nel miope l'immagine è come se risultasse sfocata sullo schermo, per cui è necessario spostare il fuoco all'indietro con un'opportuna regolazione, in questo modo si riesce a vedere nitidamente.

Le cause della miopia
Dal punto di vista anatomico le cause principali della miopia possono essere:
1. un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare (miopia assiale, la più comune);
2. un’eccessiva curvatura della cornea o del cristallino;
3. un accresciuto potere refrattivo del cristallino.

Tipi di miopia
In Italia circa il 25% della popolazione è affetto da miopia. Questo difetto di refrazione di norma insorge in età scolare e, poiché è dovuto alla dimensione del bulbo, tende ad aumentare durante la crescita.
In base al numero di diottrie la miopia viene considerata:
* lieve (fino a 4 diottrie)
* media (fino a 9 diottrie)
* elevata (oltre le 9 diottrie)
In una percentuale fortunatamente limitata di casi questo difetto visivo si presenta nella forma di miopia degenerativa, che insorge intorno ai 2-3 anni di età e si aggrava durante la crescita. In seguito ad un processo di degenerazione della retina i valori del visus possono anche raggiungere -30 diottrie.

La visione del miope
I raggi luminosi che passano attraverso i mezzi ottici oculari (cornea, cristallino, ecc.) vengono messi a fuoco all'interno del bulbo oculare, ma davanti alla retina. La conseguenza è che il punto remoto, cioè il punto più lontano dell'occhio a cui vi è una visione nitida senza l'utilizzo di accomodazione, è posto ad una distanza finita rispetto all'infinito dell'occhio emmetrope. La distanza massima a cui una persona riesce a vedere nitidamente è inversamente proporzionale al grado della miopia. Ad esempio, un miope di -2.00 diottrie riesce a vedere nitidamente al massimo a 0.5m (50cm) (ossia 1/2). Invece, la persona miope sarà in grado di ottenere una messa a fuoco per punti ancora più vicini rispetto ad una persona emmetrope.

L'approccio della Visionetica

L'approccio della Visionetica per la miopia varia a seconda del grado di miopia della persona. Per un grado minore o uguale a 2 diottrie gli Esercizi della Visionetica consistono per lo più in attività che incoraggiano gli occhi a mettere a fuoco a distanze sempre maggiori e a distinguere così oggetti sempre più piccoli. Per recuperare la completa capacità visiva naturale da 2 diottrie o meno ci vogliono alcune settimane o un paio di mesi nella maggior parte dei casi. Alcune persone hanno recuperato fino a 3 diottrie.
Recuperare la vista normale oltre le 3 diottrie è un processo più lungo che implica l’utilizzo di occhiali più deboli in modo che gli occhi abbiano un margine sufficiente per lavorare. Bisogna effettuare gli esercizi più volte al giorno e dedicare almeno un’ora al giorno ad esercitare gli occhi. Gli esercizi variano a seconda dello stadio in cui ci si trova. Con un alto grado di miopia (da 5 a 10 diottrie o più) la maggior parte delle persone può recuperare 0.5 diottrie, o addirittura 1 diottria al mese. Questo miglioramento è direttamente correlato all’entità dell’impegno che la persona è disposta a metterci. Senza esercizi non vi è miglioramento.
Visionetica è efficace nello stesso modo delle diete dimagranti o dei programmi di fitness: funzionano fintanto che li si segue. Per quanto riguarda la vista ci si sorprenderà piacevolmente però nel constatare che i risultati tendono ad essere duraturi. Raramente la miopia regredisce dopo aver recuperato la vista.

Naturalmente è molto più facile recuperare solo poche diottrie che passare da diciamo 8 diottrie alla capacità visiva naturale completa: la buona notizia è che comunque è possibile farlo.
 

ASTIGMATISMO

Astigmatismo

CHE COS'E' L'ASTIGMATISMO?

L’astigmatismo è un vizio di refrazione dovuto ad un’anomala curvatura della cornea, che invece di essere sferica presenta una forma oblunga o ovale. Il risultato sul piano visivo è che i raggi di luce saranno messi a fuoco in due punti dell'occhio, anziché in uno soltanto: in pratica, l’immagine si forma contemporaneamente davanti e dietro la retina e la visione appare più o meno annebbiata.

I tipi di astigmatismo
L'astigmatismo può essere classificato a seconda della posizione dei due fuochi rispetto alla retina in:
* astigmatismo semplice;
* astigmatismo miopico semplice;
* astigmatismo ipermetropico semplice;
* astigmatismo composto (in cui l'astigmatismo è associato a miopia o ipermetropia);
* astigmatismo misto, in cui una linea focale è miope e l'altra ipermetrope (un fuoco è davanti alla retina mentre l’altro cade dietro).

Cause
L’astigmatismo più comune è dovuto ad un’anomala curvatura della cornea (astigmatismo corneale), ma esiste anche un astigmatismo interno o lenticolare, che è invece provocato da alterazioni di strutture interne, soprattutto del cristallino.
Un certo grado di astigmatismo corneale è fisiologico (mediamente 0.75) ed è compensato in modo naturale dai mezzi diottrici interni all'occhio.
L'astigmatismo di grado elevato è generalmente congenito e può subire lievi variazioni nel corso della vita. L'astigmatismo irregolare può essere causato da alterazioni della cornea in seguito a traumi, lesioni e infezioni o può essere dovuto al cheratocono.

Sintomi e diagnosi
Nel caso di astigmatismi lievi si avranno disturbi visivi limitati spesso al solo affaticamento visivo, ma nel caso di astigmatismi elevati si determineranno gravi difficoltà visive, dovute al continuo cambio di messa a fuoco, nel tentativo di ottenere un'immagine nitida.
I sintomi possono essere:
* dolore ai bulbi oculari e sull'arcata ciliare,
* mal di testa, bruciore agli occhi
 * lacrimazione eccessiva.
Si tratta di disturbi che si manifestano prevalentemente dopo un prolungato sforzo da vicino (ad esempio: lettura ed uso del video).
Molto spesso il soggetto astigmatico non si rende conto di avere un disturbo visivo e, poiché questo difetto può insorgere nei primi anni di vita e può influenzare un corretto sviluppo della visione è di grande importanza sottoporre i bambini ad un corretto esame della vista, per escluderne la presenza.

Numerosi test oculistici sono utili per diagnosticare l’astigmatismo:
* la tabella di Snellen (utilizzata per quantificare l'acutezza visiva),
* il cheratometro (misura la curvatura della cornea)
* la topografia corneale (fornisce una mappatura punto per punto della curvatura della cornea)
* il test soggettivo della refrazione (permette di ottenere la corretta misura dell'astigmatismo).

L'appoccio della Visionetica

Contrariamente a quanto si crede normalmente, l'astigmatismo è molto fluido ed è molto facile da correggere. Il rilassamento è la chiave per correggere l'astigmatismo.
L'approccio della Visionetica nei confronti dell'astigmatismo coinvolge il rilascio della tensione dei muscoli attorno all'occhio. Nella maggior parte dei casi, anche solo dopo che che gli esercizi sono stati eseguiti alcune volte, si noterà subito un certo miglioramento. Spesso si è visto scomparire l'astigmatismo solamente dopo aver eseguito gli esercizi una decina di volte. Nella maggior parte dei casi comunque è necessario praticare gli esercizi con costanza per alcune settimane e per alcuni mesi.
Le persone che hanno corretto l'astigmatismo con la Visionetica, spesso dicono che avrebbero preferito conoscere prima questo metodo, quando l'astigmatismo è stato diagnosticato loro per la prima volta.

IPERMETROPIA E PRESBIOPIA


Ipermetropia

CHE COS'E' L'IPERMETROPIA?

L’ipermetropia è un vizio di refrazione a causa del quale i raggi luminosi vengono messi a fuoco dietro la retina, in quanto il bulbo oculare è più corto del normale. Pertanto è molto frequente nei bambini, che non si sono ancora sviluppati del tutto.

In teoria gli ipermetropi dovrebbero vedere male sia da lontano che da vicino, ma il cristallino, con uno sforzo più o meno grande di “accomodazione”, spesso riesce a compensare questo difetto, riportando l'immagine nella regione centrale della retina. Il soggetto ipermetrope, quindi, può essere asintomatico, ma in genere tende a stancarsi soprattutto nella visione da vicino.
La visita oculistica è in questo caso molto importante per una corretta diagnosi ed opportuna correzione.

Sintomi
Nel caso di ipermetropie medio-basse e quando si è giovani, grazie alla capacità accomodativa del cristallino, il soggetto ipermetrope può non avere alcun problema visivo e, quindi, non fare uso di alcun tipo di correzione.
Tuttavia nel caso di ipermetropie elevate e col passare degli anni (quando il cristallino perde progressivamente la sua capacità di accomodazione) possono comparire mal di testa frequenti e sintomi di affaticamento visivo, soprattutto durante la lettura.
Se l'ipermetropia elevata insorge nel periodo della crescita e non viene opportunamente corretta, può diventare causa di ambliopia (occhio pigro) e di una tendenza allo strabismo.

CHE COS'E' LA PRESBIOPIA?

La presbiopia (dal greco presbitero (πρεσβύτερος) vecchio), non è un vizio refrattivo; si tratta infatti di una riduzione fisiologica della capacità accomodativa dovuta all’invecchiamento del cristallino o del legamento che lo tiene nella giusta posizione, si tratta  di un fenomeno che porta alla graduale perdita della capacità di mettere a fuoco le immagini da vicino.

Insorgenza
La presbiopia si manifesta come difficoltà a mettere a fuoco da vicino: si ha difficoltà a leggere, a lavorare al computer, ecc. Questo avviene perché l'ampiezza accomodativa si è ridotta.

Sintomi
All’inizio la persona presbite avvertirà un senso di appannamento e di stanchezza visiva, specialmente nelle ore serali e in condizioni di scarsa illuminazione ovvero durante la lettura o in altre attività che impegnano la visione da vicino.
Col progredire della presbiopia la persona tenderà ad allontanare sempre di più il libro o il giornale che intende leggere, per cercare di metterlo a fuoco, fino a quando non sarà più sufficiente la lunghezza dell’intero braccio per compensare il deficit visivo.

Nei miopi la presbiopia insorge più tardi o, almeno apparentemente, non insorge affatto, in quanto il soggetto miope molto spesso si abitua a togliersi gli occhiali che usa per vedere da lontano.
Negli ipermetropi, invece, il processo inizia prima e ha una evoluzione più rapida, dal momento che la presbiopia si somma al vizio refrattivo di base.

L'approccio della Visionetica

Dal punto di vista della Visionetica, l’ipermetropia viene affrontata con esercizi messi a punto per avvicinare il punto in cui la visione è chiara (circa 15 cm dagli occhi). Questo processo è solitamente molto rapido e semplice da effettuare. 

La Visionetica ipotizza che la presbiopia sia dovuta ad una perdita di tono muscolare. A 18 anni si può andare a ballare tutta la notte senza subirne gli effetti il giorno dopo. Provateci dopo i 40 anni e vi renderete conto che il vostro corpo ha perso parte della sua flessibilità che si dava per scontata a 18 anni. Questa diminuzione di flessibilità interessa anche i muscoli oculari.

Gli Esercizi della Visionetica per la presbiopia sono stati creati per consentire un buon allenamento ai muscoli oculari affinando nello stesso tempo il collegamento tra corpo e mente. La presbiopia risponde molto rapidamente a questo tipo di allenamento visivo, specialmente se si iniziano gli esercizi al momento della diagnosi.
La maggior parte delle persone infatti possono evitare di portare gli occhiali se iniziano gli esercizi non appena si rendono conto di tenere i fogli da leggere alla distanza di un braccio.

Le strategie utilizzate per la presbiopia (visione sempre più lontana man mano che avanza l’età) sono valide anche per l’ipermetropia.

DECIMI E DIOTTRIE

“Quanto mi manca?”.
Questa è la prima domanda che si pone chi non vede bene. Per dare una risposta adeguata occorre parlare prima di tutto di diottrie e decimi.

LE DIOTTRIE
La diottria è l’unità di misura utilizzata per esprimere il potere delle lenti ed indica la loro capacità di modificare il percorso della luce.
Le lenti possono essere negative, positive ed astigmatiche e vengono usate per quantificare e compensare le ametropie.
Spesso, nel linguaggio comune, il termine gradi viene impropriamente usato al posto di diottrie.

I DECIMI
Il decimo è l’unità di misura dell’acutezza visiva usata in Italia. L’acutezza visiva è un valore che indica quanto piccole possono essere le immagini affinché siano correttamente visibili, ovvero indica la riga di lettere e/o numeri più piccola che un soggetto, sottoposto all’esame della vista, è in grado di leggere sull’ottotipo (è la tavola usata per determinare l’acutezza visiva, sulla quale sono riportati simboli o lettere di diversa grandezza).

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